Espresso prende meglio le misure a Proxima b
Grazie alle accuratissime misure dello spettrografo Espresso, un gruppo internazionale di ricercatori, tra cui alcuni dell’Istituto nazionale di astrofisica, è riuscito a determinare la massa minima di Proxima b – circa il venti per cento più grande di quella della Terra – con una precisione quattro volte migliore a quella delle misure che ne consentirono la scoperta
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